Cos’è un Contratto di Rete?
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Il contratto di rete è un istituto del nostro sistema produttivo e realizza un modello di collaborazione tra imprese che consente – pur mantenendo ciascuna indipendenza, autonomia e specialità – di realizzare progetti e obiettivi condivisi nell’ottica di incrementare la capacità innovativa e la competitività sul mercato.
La normativa prevede e disciplina la rete sotto forma di strumento contrattuale di collaborazione e cooperazione tra imprenditori.

Il comma 4-ter e ss. Art.3 D.L.n5/09 conv. con L.33/09 e ss.mm.ii prevede:
“Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato …”.
A tal fine gli imprenditori si impegnano a collaborare in forme e in ambiti predeterminati e attinenti all’esercizio delle proprie imprese sulla base di un programma comune, scambiandosi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ed esercitando in comune una o più attività che rientrino nell’oggetto della propria impresa.


Chi può entrare in un Contratto di Rete?
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Tutte le tipologie di aziende possono entrare a far parte di un contratto di rete (ditte individuali, Cooperative, Società di persone o di Capitali, ecc…). Non è necessario che siano tutte afferenti allo stesso settore.

L’unica discriminante è essere iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio. 

Ad esempio, Associazioni, A.P.S. o professionisti che non possono essere iscritti al R.I. non possono far parte di un contratto di rete.


Un’azienda con regime IVA sotto i 7.000 Euro può iscriversi ad un Contratto di Rete?
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Si, sempre che sia iscritta al R.I.
Un’azienda con questo tipo di regime IVA può comunque iscriversi al registro imprese senza dover cambiare il proprio regime IVA: le due cose sono slegate.


Entrando in un Contratto di Rete devo cambiare la partita IVA?
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No, la Rete Contratto prevede una forma più leggera di condivisione tra aziende, chi ne fa parte mantiene la propria individualità pur avendo la possibilità di mettere in condivisione molte cose e creare intrecci anche stretti con gli altri retisti.
La rete contratto non è una persona con identità giuridica, pur avendo un codice fiscale. 


Cosa si può mettere in condivisione?
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Sono le aziende stesse a decidere cosa mettere in condivisione, non ci sono obblighi rispetto a questo.

Si possono condividere beni immobili, attrezzature, mezzi di produzione e trasformazione e anche la manodopera tramite la codatorialità tra aziende o attraverso lo strumento del distacco.


Un’azienda può fare parte di due o più reti?
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Si, non ci sono limiti rispetto alle reti d’impresa di cui possa fare parte un’azienda.


Nel caso di condivisione della manodopera, chi si occupa dell’assunzione?
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La manodopera viene assunta direttamente dalle aziende. Il lavoratore viene assunto da una delle imprese retiste che lo distacca a una o più aziende della rete. La rete in sé non può assumere perché, non avendo P.Iva, non ha personalità giuridica.

Per Humus Job, inoltre, è fondamentale che le aziende assumano direttamente perché è importante che la responsabilità della manodopera passi dagli imprenditori agricoli se si vuole costruire un contesto lavorativo regolare in agricoltura.


Cosa si intende per managing di Rete?
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Perché una rete nazionale funzioni al meglio, è necessario che qualcuno la coordini, ne segua la parte burocratica, faciliti le riunioni, connetta le realtà che ne fanno parte.
Humus Job si occupa di questo sia sul piano nazionale che sui territori.
Per managing di rete intendiamo dunque il coordinamento della rete, la convocazione delle riunioni, la facilitazione degli incontri tra i retisti, il coordinamento della bacheca dello sharing, la ricerca di nuove aziende affinché la rete cresca e per facilitare la condivisione sui territori.


Come funziona la piattaforma per la ricerca di manodopera in agricoltura?
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Per accedere alla piattaforma di incontro domanda/offerta lavoro, l’azienda deve essere iscritta alla nostra rete e deve aver acquistato il servizio Job&Sharing. A questo punto l’uso della piattaforma è gratuito e semplice.
Compilata la propria scheda azienda nell’area riservata, l’azienda può fare la ricerca della manodopera di cui ha bisogno semplicemente inserendo la località e la tipologia di mansione per cui cerca un lavoratore.
La selezione dei lavoratori iscritti al database di Humus Job, infatti, viene fatta su due criteri principali: zona geografica ed esperienza/formazione nel settore.

Inserendo questi criteri di ricerca, all’azienda verranno presentati i profili maggiormente corrispondenti al proprio bisogno e più vicini.

Una volta selezionato il profilo ritenuto più idoneo, al lavoratore arriva una notifica. Se accetta l’offerta di lavoro, può iniziare la collaborazione.

Condizione imprescindibile è la regolarizzazione della manodopera: per questo motivo, una volta assunto il lavoratore, l’azienda deve caricare sulla piattaforma il contratto di lavoro regolarmente registrato.


Le associazioni o gli enti del terzo settore possono iscriversi al Contratto di Rete Humus?
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Le associazioni o gli enti del terzo settore possono entrare nella Rete Humus solo se sono registrate al Registro Imprese.

In caso contrario, possono stipulare con Humus Job un protocollo d’intesa che permette loro di fare parte della Rete e partecipare ai momenti collettivi e alle decisioni.


Se hai dei dubbi puoi scrivere o parlare con lo staff di Humus Job.