PINQ, un Quagliano prodotto in modo inedito: anziché dolce, 5 gradi e frizzante, lo hanno reso più gastronomico, completamente secco. Il vitigno Quagliano esce prepotente, non c’è bisogno di solfiti e non c’è concorrenza (con il moscato).
NEIRA, ossia la Neretta cuneese in purezza. Un vitigno diffuso nella vallata prealpina del Piemonte che nessuno vinifica in purezza. Viene piantato nel vigneto ogni 5/6 piante e serve per dare il colore al vino. Loro, giovani e innovativi (e lungimiranti, perché le nicchie di mercato te le devi conquistare), segnano i vitigni, li raccolgono e vinificano a parte per farne un vino unico, puro.
BARBA, il vino dello zio. Un rosso classico delle colline saluzzesi prodotto con le uve della barbera. Un vino che arriva dalla vigna del Parinot, lo zio – il barba appunto, in piemontese. Un vino come si faceva una volta, come poteva farlo i loro zii (ma con un pò di scienza in più).
THORC: il “melting pot” delle colline saluzzesi. Riprende i modi di vinificare dei contadini di quelle zone: la parte meno nobile diventa cool. Si svina, si dà una leggera passata alle bucce, ancora piene di mosto fermentato, e si crea un mix di quagliano, neretta, barbera, chateaux. Nel Torc del 2021 ci sarà anche il contributo delle uve dell’ottantacinquenne Osvaldo, curate da Braccia Rese.