Un luogo che nel corso degli anni ha considerato come casa.
“Anche da piccolo – ci racconta – mi piaceva particolarmente venire qui: con i nonni a fare il fieno o, d’estate, per fare festa con gli amici”. Juri è nato a Rossana (che dista 15 km da Chiot Martin) e ha sempre vissuto molto il territorio delle sue radici.
Reis, nella sua testa, è anche il progetto per il futuro, ciò che in quella terra vuole costruire.
“Urgono cambiamenti radicali e bisogna tornare un pò indietro a quello che si faceva una volta”. Secondo Juri, infatti, è necessario adottare pratiche “vecchie” che, contestualizzate, “possono aiutarci a fare un salto di qualità”.
Una visione vicina a quella della decrescita felice ma in cui idealismo e piano di realtà possano trovare un equilibrio. “Dovessi seguire quello che sento – ci dice – sarei già venuto a vivere qui e sia a me che a mia moglie piacerebbe molto crescere le nostre figlie in un posto dove gli stimoli che ricevono non sono di mero consumo”.
Al tempo stesso, proprio per la scelta di avere anche una famiglia, è necessario fare i conti con altre esigenze delle loro 3 bambine: la socialità, i contatti con i coetanei. Quando ci sono di mezzo i figli, le scelte non possono essere troppo radicali e i cambiamenti devono essere graduali.
Juri collega poi la parola libertà al cibo: il suo non è solo un progetto lavorativo ma una strada verso una qualità di vita maggiore in cui la libertà possa essere intesa anche come possibilità di decidere che tipo di approccio al lavoro avere. “Che tu abbia famiglia o meno, se vuoi lavorare 18 ore al giorno, sei libero di farlo. Io, anche se ho un ristorante, non ci voglio passare tutto il mio tempo”. Perché il suo tempo è anche pieno di altro.